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Ragazzino perde i capelli all'improvviso, l'allenatore si rasa a zero per lui: "Siamo i piů forti"

07/11/2015

E' successo in uno dei tanti campetti da calcio della periferia. Il piccolo calciatore ha subito una forma repentina di alopecia, ma per sostenerlo l'allenatore ha mandato un chiaro messaggio di educazione e rispetto a tutto il mondo dello sport

Brescia, 7 novembre 2015 - Una storia di solidarietà e vicinanza, educazione e rispetto. E' accaduta a Brescia, su un campo da calcio di periferia. Protagonisti un piccolo calciatore di 11 anni e il suo allenatore che non si è dimenticato del suo ruolo di educatore. Tutto comincia quando il ragazzino subisce un attacco di alopecia aerata, un fenomeno repentino. In dieci giorni il bambino perde tutti i capelli. Uno choc difficile da reggere per chiunque, ma il piccolo atleta deve affrontarlo anche sul campo da calcio dove toglie la cuffietta che porta in testa. Durante una partita di campionato infatti gli avversari coetanei non lo aiutano e viene canzonato, preso di mira. "Pelato", gli gridano. Dura da sopportare e l'emotività prende il sopravvento. Sostenuto dal mister il piccolo atleta va oltre le lacrime e vince la sua personale sfida, stringe i denti contro tutto e contro tutti e arriva alla fine del match.

Un grande carattere che però ha bisogno di un rinforzo, di un rincalzo. Di un segnale che venga dal mondo degli adulti perché un peso simile non può essere portato solo da un calciatore di 11 anni. E così, questo messaggio arriva proprio dall'allenatore che si schiera al suo fianco. Nella partita successiva si rasa i capelli a zero e scende anche lui in campo così. "Così quando gli gridano pelato sono il primo ad arrabbiarmiAnche pelati si può vincere", ha aggiunto il tecnico alla squadra mostrando il nuovo look.Il messaggio della storia, riferita dal Giornale di Brescia, è chiaro: non importa se sei pelato, quando sei il più forte.

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