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L’ASD Real Milano annuncia in via ufficiale che per la stagione 2015/2016 la prima squadra è stata affidata a Michele Ardito. Si tratta dello stesso mister che aveva già guidato la squadra al primo anno di promozione dopo la retrocessione dall’eccellenza.- Con una squadra di giovani sfiorò i play off ed ebbe il merito di lanciare in prima squadra diversi juniores tanto da guadagnarsi la riconferma.- La stagione successiva, dopo una discreta partenza subì un esonero, a detta di tanti ingiusto e probabilmente anche ingiustificato, che però spianò la strada alla conduzione della squadra al compianto Angelo Seveso che portò la squadra in eccellenza dopo i play off. Oggi Michele Ardito è, senza ombra di dubbio, un gradito ritorno.- Infatti, forte dell’esperienza maturata nelle scorse stagioni senza soluzione di continuità, non appena interpellato, ha manifestato immediatamente la propria disponibilità per “ ricominciare da dove ci eravamo lasciati “. A titolo personale do il bentornato ad un amico, che, tra le altre cose, ha il merito di non aver mai messo da parte la propria gratitudine nei confronti del presidente Angelo Di Pasquale che lo lanciò in prima squadra incurante delle molteplici pressioni che tentavano di portare altre candidature alla guida della squadra che allora contendeva al Brera la titolarità,oggi indiscussa, di essere la terza squadra di Milano. Le porte del Real Milano, infatti, sono sempre aperte a chi, pur allontanandosi per svariati motivi, ha lasciato un buon ricordo in seno alla società. Infatti, in un palcoscenico che, per quanto vasto sia, non potrà mai accontentare tutti gli attori, spesso chi rimane, per un motivo o per l’altro, a fare solo da spettatore, dovrebbe gestire questa parte con diligenza ed intelligenza. Se il mondo è piccolo, il pianeta calcio nell’interland del milanese diventa minuscolo e talvolta i c.d. " scontenti " si lasciano andare a descrizioni a contenuto diffamatorio che quasi sempre provocano l'effetto boomerang. Ciò vale anche per chi si ripropone dopo anni ritenendo, a torto, che ormai al Real Milano nessuno si ricordi di lui, e dei dimostrati tentativi di danneggiamento nei confronti dell'ex Crescenzago di via Trasimeno.-