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CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE

4/11/2016
Settimo Milanese e Quinto Romano si affrontano per la terza volta nelle ultime due stagioni. Nebbia abbastanza fitta al calcio d’inizio e scarsa visibilità: se il gioco si sviluppa sul lato opposto alle tribune, difficile vedere il pallone. Incontro movimentato ed emozionante. Il risultato si è modificato includendo tutte le varianti possibili. Già al secondo minuto la prima delle innumerevoli emozioni: Il Quinto colpisce il palo e il tap-in non riesce. Oltre alla nebbia, anche il terreno di gioco patisce la temperatura invernale: le poche chiazze d’erba visibili, contrastano con un terreno molto duro a causa del gelo. Le squadre si muovono molto e mettono in mostra una volontà decisa nel puntare alla porta avversaria. Le difese di entrambe le compagini fanno il loro dovere e bloccano le incursioni, creando un carosello di ripartenze che, sicuramente, servirà ai giocatori per non sentire il freddo. Si arriva al 15° e il Quinto riesce a tirare, da fuori, ma colpisce il palo. Devono trascorrere altri cinque minuti per un nuovo tiro del Quinto che, ancora da fuori, sfiora il sette. Si prosegue con maggiori incursioni del Quinto che perde e disperde molte occasioni per i troppi individualismi e la precipitazione. Di converso, il gioco del Settimo è più omogeneo e lucido, consentendo affondi migliori ma altrettanto inefficaci. Sul finire del primo tempo, 34°, il Quinto penetra nell’area e riesce, per la prima volta, a tirare dall’interno dell’area di rigore, il portiere del Settimo para ma il Quinto sfrutta l’attimo d’indecisione della difesa per passare in vantaggio. La segnatura galvanizza il Quinto che innesca di continuo rilanci e ripartenze fulminanti che, per vari motivi, non entrano in rete. La sola volta in cui, di nuovo, supera la barriera difensiva del Settimo entrando in area, riesce a tirare e il portiere respinge, ma nulla può sul pronto tap-in del Quinto. Si va negli spogliatoi con la squadra di casa sotto di due segnature.
Si riprende il gioco con il Quinto che, sull’onda del vantaggio, prosegue con le sue ripartenze, puntualmente neutralizzate dalla difesa del Settimo. La foga e la precipitazione del Quinto fanno sì che molte delle occasioni per segnare siano sprecate. Di nuovo una traversa e un tiro sul portiere, sempre bravo, del Settimo. Al 10° è finalmente la volta del Settimo: ripartenza e con i canonici tre passaggi, mette a segno il punto dell’uno – due. Ora è il turno del Settimo nel prevalere con le ripartenze che al 17° gli consentono di raggiungere il Quinto sul 2-2. Se fino a questo momento la condotta del Direttore di gara è stata abbastanza equilibrata, pur con qualche fuorigioco, apparentemente, inesistente, al minuto ventidue cala sul campo l’alone di follia che contagia tutti e proseguirà fino al termine dell’incontro. È espulso un giocatore del Quinto, probabilmente per un malinteso: l’Arbitro ha ritenuto che delle lamentele tra giocatori del Quinto, fossero rivolte a lui. Inutili le proteste dell’interessato che esce dal campo. Un suo compagno di squadra prosegue con le lamentele per l’apparente ingiusta espulsione. Il giocatore va oltre il lecito quando dà un buffetto in viso al Direttore di gara, a mò di sfottò per l’espulsione del compagno. Inevitabile e giusta l’espulsione. Quinto che si ritrova in nove con ancora metà del secondo tempo da giocare. Lo shock e la necessità di tenere botta alla manifesta inferiorità numerica, porta in vantaggio il Settimo che al 25° marca la terza segnatura. Il Settimo comincia così a rallentare il ritmo a ogni occasione in cui si ferma il gioco. Si perde molto tempo e, ritengo doveroso segnalarlo, senza che l’Arbitro prenda provvedimenti punitivi, anche verbalmente. La tensione aumenta a dismisura ma sempre entro i limiti, per quanto alti, dell’agonismo. I giocatori del Quinto sono delle furie, pur in nove riescono ripetutamente a fare ripartenze che lasciano ferma la difesa del Settimo. Nonostante la “melina” del Settimo, il Quinto riesce ad arrivare faccia faccia con il portiere che, di nuovo molto bravo, chiude ogni spazio e sventa la rete. Il 40° giunge puntuale ma c’è molto recupero, almeno tre o quattro minuti. Il Quinto non molla, spinge sempre: ormai tutta la squadra è nella metà campo avversaria. Continua con la forza dei nervi e all’ultimo minuto dell’extra time va a segno, pareggiando 3 – 3. Alla fine il giusto risultato per una partita emozionante e molto contesa. E anche questa volta, pareggio: e fanno tre !

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